Non solo macchinari tritaghiaccio! In giro è possibile trovare anche degli apparecchi, che oltre a tritare il ghiaccio, ti permettono di effettuare varie lavorazioni, fungendo da tritatutto, centrifuga o per omogeneizzare. Una scelta molto ampia a disposizione, tutto ovviamente si riduce alla disponibilità economica e quanto tempo amate dedicare alla cucina. Il frullatore tritaghiaccio è uno strumento che permette di essere utilizzato a tale scopo, visto che la funzione tritaghiaccio non è l’unica a disposizione, quindi regala la possibilità di poter spaziare con le lavorazioni in cucina.
Quali caratteristiche tenere in considerazione?
Prima di acquistare un frullatore, è bene conoscere le sue caratteristiche principali e accertarsi che siano perfettamente in linea con la destinazione d’uso. Andiamo quindi a vedere quali sono:
- tipi di motore
- potenza del motore
- tipi di lame
- caraffa
- erogazione
- funzionalità e programmi
- comodità d’uso
Potenza e motore
È sicuramente il tipo di motore e la sua potenza, il primo fattore da tenere in considerazione: questi due insieme, forniscono informazioni essenziali riguardo la capacità del modello e le prestazioni che può offrire. Eppure alla maggior parte dei clienti, questi due fattori sono praticamente sconosciuti, quindi, se sei tra questi, ti consiglio di proseguire la lettura e prestare attenzione. Quali tipi di motore monta un frullatore? I modelli più commerciali, che si trovano un pò ovunque, montano un motore CC, che sta per corrente continua, che prevedono un uso ponderato per evitare che si danneggi e si surriscaldi. Questi motori sono particolarmente sensibili a questo tipo di problema, e vanno quindi usati con moderazione, preferibilmente per riprese di lavoro breve, magari al di sotto della durata di un minuto. Inoltre, hanno bisogno di pause di raffreddamento una volta ogni 3-4 riprese di lavoro. Discorso completamente di verso per i motori AC (a corrente alternata) che si trovano invece su un apparecchio professionale e per uso intensivo; sono infatti in grado di sopportare lunghe sessioni di lavoro senza surriscaldarsi, assorbendo minore potenza rispetto all’altra tipologia per uso commerciale, senza perderci in prestazioni. Ovviamente il prezzo, in questo caso, sale sensibilmente. In poche parole allora:
- Motore CC: per uso commerciale, riprese di lavoro brevi, elevato assorbimenti per prestazioni elevate
- Motore AC: per uso professionale, riprese di lavoro lunghe, moderato assorbimento di prestazioni elevate
Potenza del motore
Per potenza del motore, si intende la quantità di energia espressa in Watt, che viene prelevata dalla rete elettrica durante il funzionamento. Anche in questo caso bisogna fare una distinzione tra motore CC e motore AC, perché la potenza non dipende solamente dal: maggior numero di Watt assorbiti = prestazioni più efficienti. I motori a corrente continua (CC) richiedono infatti, un assorbimento molto elevato per essere più performante; facciamo un esempio: un frullatore in grado di ridurre in pasta prodotti di una certa durezza, difficilmente assorbirà 1200 W, mentre i modelli a wattaggio più basso (400-500 W) frullano bene alimenti semplici come frutta e verdura cotta, ma fanno molta più fatica con alimenti duri. I motori a corrente alternata (AC) invece, si surriscaldano difficilmente e richiedono una minore potenza assorbita per frullare alimenti duri. Prendiamo in esempio un frullatore professionale da 800 Watt, sarà sicuramente in grado di offrire le stesse prestazioni di un frullatore commerciale più potente. Quindi è fondamentale prendere in considerazione insieme sia la potenza assorbita che la tipologia di motore. Solo prendendole entrambe in considerazione, potrai farti un’idea migliore delle prestazioni di un frullatore.
Tipi di lame
Le lame in un frullatore sono un altro fattore importante da valutare attentamente. Esaminando le lame, dobbiamo stare attenti a considerare due cose:
- numero delle lame: La maggioranza dei frullatori in commercio monta quattro lame, ma è possibile trovarne anche a otto lame, soprattutto nei modelli di fascia alta, con prestazioni migliori. Più lame sicuramente produrranno più efficacia dell’azione del frullatore.
- profilo: riguardo il profilo, bisogna fare attenzione che le lame siano abbastanza lunghe da non lasciare accumuli di cibo in zone in cui le lame non possono arrivare. Il design delle lame è altrettanto importante, soprattutto se è variegato: per esempio, lame lisce, seghettate e a martello. Più sono diverse, più saranno efficaci nel tritare gli alimenti e raggiungerli in un’area più ampia.
Caraffa
Riguardo la caraffa, dovete prestare attenzione a due cose in particolare: la sua capacità e il materiale con cui è realizzata. La capacità si riferisce alla quantità di ingredienti che si possono inserire all’interno: preparare dunque frullati per una o più persone, zuppe etc. richiederà caraffe di dimensioni diverse. I frullatori che troviamo in commercio, posseggono solitamente la capacità di 1 litro, ma ne esistono anche di 2 litri, ma già siamo su fasce più alte, o alcuni modelli più compatti da 300-600 ml. Altri modelli ancora, ti danno la possibilità di cambiare caraffa in base all’esigenza. L’importanza del materiale apporta diversi vantaggi e svantaggi; troviamo caraffe in plastica resistente oppure in vetro temprato:
- caraffe in plastica: molto leggere e maneggiabili, purtroppo si rigano facilmente soprattutto quando si lavorano ingredienti duri, molto fragili in generale. Importante anche il discorso salute riguardo la plastica, che deve essere certificata.
- caraffe in vetro: molto più pesanti, ma anche molto resistenti e non si rigano facilmente. Molto più sicure della plastica a livello di salute.
Erogazione
La modalità di erogazione della potenza ci dice quanto controllo possiamo esercitare sulla velocità delle lame. I modelli base, quindi più semplici, solitamente hanno una singola modalità di velocità. Salendo ad una fascia medio-bassa, si possono già scegliere tra due diverse velocità e una fascia medio- alta invece può arrivare anche a 10 o più velocità diverse. I tipi di velocità possono agire sia in modo continuato o ad impulsi. Arrivati alle fasce professionali, la velocità si può regolare liberamente tramite una manopola. Per scegliere il modello migliore, basta sapere cosa farne: se appunto la funzione principale è per tritare ghiaccio e altre preparazioni, avere a disposizione diverse modalità di velocità è di aiuto, per dei semplici frullati, basta anche quella a velocità singola.
Funzionalità e programmi
Per quanto riguarda questo aspetto, dobbiamo prendere in considerazione più che altro le fasce alte e medio-alte, perché più versatili e complete da questo punto di vista. Programmi e funzioni che possiamo trovare sono:
- tritaghiaccio: il frullatore attiva la modalità velocità più adatta a tritare il ghiaccio di diverse dimensioni, per granite e cocktail
- frullati: prepara frullati omogenei
- pulizia: si attiva un ciclo di pulizia delle lame e della caraffa
Comodità d’uso
Fattore ultimo e molto interessante, perché rende il frullatore più pratico da usare, sono quei dettagli che possono fare la differenza. Ad esempio un coperchio dotato di foro per far entrare direttamente gli ingredienti, se a sua volta è dotato di tappo o di un’utile misurino. I piedini anti-scivolo, che possono essere semplicemente delle gomme oppure delle ventose. La lunghezza del cavo e la comodità di poterlo riporre facilmente arrotolandolo, il rivestimento anti-scivolo sulla pulsantiera che risulta più piacevole al tocco e più agevole rispetto ad una pulsantiera in plastica. Non trascurate il sistema di bloccaggio della caraffa invece, che è importanti ai fini di una maggiore sicurezza: scegliere modelli dove la caraffa va fissata ad incastro e non semplicemente poggiata. Per finire, per una buona manutenzione e pulizia, accertarsi di poter smontare il blocco lame e la caraffa per poterli lavare per bene sotto l’acqua corrente o lavastoviglie.
Conclusioni
Come avrete visto, i materiali sono più che importanti per una questione di salute. Sicuramente quelli in vetro sono più costosi di quelli in plastica, ma bisogna pensare alla salute prima di tutto. Se volete acquistare un modello con caraffa in plastica, accertatevi della dicitura “BPA free” oppure “Senza BPA”, riferito all’assenza della sostanza tossica (bisfenolo-A) che potrebbe rilasciare la plastica a contatto con ingredienti caldi. La marca è altresì importante, bisogna valutarla attentamente ed avere la certezza di comprare un prodotto di qualità con una buona assistenza. Non puntare solo sul commerciale, ma cercare anche marchi più blasonati ma con ottima qualità, e quelli professionali, a volte sconosciuti a molti.